Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Orchestra da Camera di Perugia
MusicAnimalia
Concerti di Mezzogiorno
Quello fra la musica e gli animali è da sempre un rapporto intimo, quasi simbiotico. La loro esistenza nell’arte, e nella musica in particolare, è espressione di quel legame che l’uomo ha con gli altri esseri viventi: raccontandoci di loro ci racconta di noi. Il mondo animale popola il teatro musicale, la musica sinfonica e quella da camera. Gli uccelli per primi.
Pierino e il lupo di Prokofiev ha insegnato a intere generazioni di bambini a riconoscere il timbro degli strumenti associandolo per imitazione. Di Saent Saens Il carnevale degli animali è tra le opere più celebri. Per altri gli animali costituiscono l’ispirazione di opere più ampie e complesse sulla natura: nel finlandese Jean Sibelius sono al centro dei suoi poemi sinfonici – sedici bellissimi cigni abitano la sua Sinfonia n. 5 –, in Beethoven fanno capolino nella Pastorale, nelle Stagioni di Vivaldi, nei Quadri di Musorgskij, nel Capriccio Espagnole di Rimsky-Korsakov, e ancora Poulenc, Milhaud, Messiaen, Martinu, Grieg, Händel, Schubert hanno preso spunti creativi da Madre Natura con una scrittura brillante e ricca di colori affascinanti perché l’uomo non smetta di immaginare, anche quando sembra volgere lo sguardo. Il nostro rapporto con l’animale è solo la punta dell’iceberg su cui sediamo nella piramide della biodiversità. Se è silenziosa la presenza degli esseri viventi sul pianeta, anche l’arte ci ricorda che la nostra stessa esistenza non può prescindere dal riconoscimento dei ruoli e dal fragile equilibrio che la vita sul pianeta ci chiede di rispettare.
Che si tratti di suggestioni o riferimenti espliciti, la storia della musica ci restituisce un bestiario musicale incredibilmente vario. Nel ciclo di concerti di mezzogiorno i solisti della Budapest Festival Orchestra e dell’Orchestra da Camera di Perugia eseguono un gran numero di opere di meravigliosa bellezza, note e meno note, che disegnano un atlante musicale della straordinaria varietà di rappresentazioni: dalle api agli uccelli, dalle mosche ai pesci, dalle cicale alle formiche, e ancora cani, gatti, scoiattoli e civette per un viaggio entusiasmante e originale nel mondo delle creature animali.
Questo ciclo di concerti è un giardino zoologico di note. Partiture simili a quadri naturalistici dove l’arte traduce le voci del creato in suoni strumentali secondo un sistema di traslitterazione timbrica e ritmica che i compositori occidentali hanno messo a punto dal Rinascimento in avanti. Vi si ascoltano animali d’ogni sorta, dagli insetti
agli uomini (i più temibili, i più bellicosi). Talvolta, attorno a questi animali troviamo sistemate altre creature musicali, di contorno. Può trattarsi di un trio dall’organico singolare quale Contrasti di Bartók e di un Quartetto per archi tipo quello di Čajkovskij: musica assoluta, cioè priva di intendimenti descrittivi o imitativi, concentrata soltanto sulla coerenza della propria architettura. Oppure può comparire una marionetta, come nel primo programma della serie, il 24 giugno.
Testo di Gregorio Moppi
Iván Fischer realizza un suo sogno quando, nel 1983, fonda la Budapest Festival Orchestra con Zoltán Kocsis. Fin dagli esordi, obiettivo dell'ensemble è divulgare musica della migliore qualità e supportare la comunità nei modi più disparati. La Budapest Festival Orchestra è, ad oggi, classificata tra le dieci più importanti orchestre al mondo. L'orchestra si esibisce regolarmente nelle più importanti sale da concerto della scena musicale internazionale, tra cui la Carnegie Hall e il Lincoln Center di New York, il Musikverein di Vienna, la Royal Albert Hall e il Barbican Centre di Londra. Invitata più volte a esibirsi in festival internazionali, come il Mostly Mozart Festival, il Salzburg Festival e l’ Edinburgh International Festival, la Budapest Festival Orchestra ha vinto due Gramophone Awards. È stata nominata per un Grammy nel 2013 per la sua registrazione della Sinfonia n. 1 di Mahler e ha vinto il Diapason d'Or e il premio Toblacher Komponierhäuschen per la sua registrazione della Sinfonia n. 5 di Mahler nel 2014. La Budapest Festival Orchestra nel 2016 ha ricevuto, inoltre, il premio dell’Associazione di Critica Musicale Argentina come migliore orchestra sinfonica straniera. Gli originali concerti della Budapest Festival Orchestra, come gli Autism-friendly Cocoa Concerts, i Surprise Concerts e le maratone musicali, sono ben noti in tutto il mondo; dai Midnight Music Concerts, rivolti ai giovani, al progetto Dancing on the Square destinato ai bambini svantaggiati. L'orchestra promuove, infine, le Community Weeks gratuite e co-produce il Bridging Europe Festival con Müpa Budapest.
L’Orchestra da Camera di Perugia nasce dalla pluriennale esperienza di giovani musicisti umbri nella diffusione della cultura musicale, soprattutto in relazione alle produzioni musicali rivolte ai giovani delle scuole. Il debutto della formazione avviene nel settembre del 2013 con il Progetto “Penderecki 80”, presentato alla Sagra Musicale Umbra, al Ravello Festival e all’Emilia Romagna Festival, per celebrare l’ottantesimo anno di età del compositore polacco Krzysztof Penderecki, che per l’occasione ha diretto musiche da lui composte. Da quel momento l’attività dell’Orchestra si è intensificata portando la compagine a collaborare con importanti maestri, solisti e complessi corali (Paolo Fresu, Giovanni Sollima, Nicola Piovani, Wayne Shorter, Enrico Bronzi, Angela Hewitt, Stefan Milenkovich, Hugo Ticciati, Jonathan Webb, Nancy Zhou, Christian Schmitt, Uri Caine, Quincy Jones, Gino Paoli, Gary Graden, Gregory Porter, Danilo Rea, Ares Tavolazzi, Fabio Ciofini, Filippo Maria Bressan, John Patitucci, Andrea Oliva, Francesco Di Rosa, Danilo Pérez, Corrado Giuffredi, Marco Pierobon, Brian Blade, Mark Milhofer, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Desirée Rancatore, Bruno Canino, Gemma Bertagnolli, Kremena Dilcheva, Thomas Indermühle, Karl-Heinz Schütz, Coro da Camera della Filarmonica Estone, Coro St. Jacobs di Stoccolma, Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Coro Canticum Novum, Coro della Cappella Musicale Papale di San Francesco, etc.) e ad esibirsi stabilmente in prestigiose Stagioni, Rassegne e Festival (Umbria Jazz, Umbria Jazz Winter, Umbria Jazz Spring, Sagra Musicale Umbra, Stagione della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, Festival Villa Solomei, Expo Milano, Kusatsu Music Festival-Giappone, Amici della Musica di Perugia, Festival delle Nazioni). Dal 2018 il Maestro Enrico Bronzi ricopre il ruolo di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra da Camera di Perugia.
Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Jakub Hrůša
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano