WASSILY KANDINSKY / MODEST MUSORGSKY
Fin dal 1907 Kandinsky progetta composizioni sceniche in cui cerca di dare vita alle intuizioni estetiche che stanno maturando in lui e che trovano già testimonianza nei suoi scritti. Nel 1922 si trasferisce a Weimar invitato da Gropius, dove continua a esplorare alcuni aspetti della creazione artistica tra musica e immagine finché a Dessau, tra il 4 e l’11 aprile 1928, nella sede del Friedrich-Theater prende vita il progetto "Quadri di una esposizione". L’immagine pittorica si apre in modo del tutto originale alla terza dimensione, con pochi riferimenti allo stile del teatro del Bauhaus: due danzatrici appaiono con costumi che ricordano Schlemmer e due figure che appaiono in silouhette ricordano Malevic e Arcipenko.
"Usa un palcoscenico con boccascena e si basa sugli elementi del teatro barocco con le vie di passaggio, le carrucole, tutto si muove per mezzo di corde, anche la luce è una cosa nuova. Solo che Kandinsky sa dare a questi schemi teatrali un nuovo contenuto… egli è stato una specie di padre per il teatro moderno, da Kagel a Robert Wilson. Ci troviamo di fronte ad una nascita, ad un parto, che rivela come le immagini si liberino, si emancipino, esistano solo con la musica, ma senza l’uomo, oppure con l’uomo ridotto a mettere in moto le immagini e a manovrare la meccanica". Così dichiara Martin Rupprecht in una intervista del 1983, mentre si apprestava a ricostruire lo spettacolo sulla base delle note passate da Felix Klee, figlio di Paul, che di Kandinsky era stato assistente.
Musorgsky aveva composto Quadri di un’esposizione poiché fortemente ispirato dalla mostra di disegni del pittore russo Viktor Hartmann scomparso prematuramente a 39 anni. La performance di Kandinsky è una complessa composizione scenica, che si presenta come interazione tra paesaggio, musica, colore, luce e forme geometriche che traggono ispirazione da quei dipinti, alcuni dei quali sono andati persi. I protagonisti sono delle superfici colorate e delle forme plastiche quali cerchi, quadrati, rettangoli ed altre figure geometriche astratte, che, in uno spazio nero, formano sedici quadri in movimento armonicamente ispirati alla musica di Musorgsky.
Il 4 aprile 1928 la prima al Friedrich Theater di Dessau fu un enorme successo. La produzione fu piuttosto complessa in quanto le scene dovevano essere continuamente spostate e l’illuminazione della sala doveva cambiare costantemente in accordo con le precise istruzioni di Kandinsky e la musica eseguita al pianoforte. Sfortunatamente la scenografia originale non è sopravvissuta.
Il progetto di ricostruzione dello spettacolo è partito nel 1983 dai sedici acquerelli originali di Kandinsky e dal copione realizzato da Felix Klee dove ogni trasformazione delle immagini e ogni effetto di luce trovavano la loro esatta notazione in musica. L’intento è stato quello di preservare quasi per intero gli stessi strumenti teatrali che erano stati impiegati per la prima rappresentazione nel 1928, quali ad esempio il velluto, il legno, la lamiera, le corde, la cartapesta, le lampade a incandescenza e un semplice schermo da proiezione.
prima mondiale 1928
_ricostruzione 1983 _a cura di Martin Rupprecht e **Horst Birr **
ricostruzione 2019 a cura di** Horst Birr e Stefano Laudato**
esecuzione musicale al pianoforte** Holger Groschopp**
coprodotto da **Akademie der Künste **e **Universität der Künste Berlin **
a cura di **Change Performing Arts **
in collaborazione con** Teatro Nuovo Giovanni da Udine**
e** Accademia di Belle Arti di Brera **
con la partecipazione di **Anà-thema Teatro **