#SIneNOmine
CRETA
Giorgio Flamini riporta al Festival dei Due Mondi il teatro in carcere come strumento di crescita e inclusione della persona. Il nuovo spettacolo della compagnia #SIneNOmine, CRETA, nasce da un laboratorio di teatro realizzato nella Casa di Reclusione di Spoleto e finalizzato alla conoscenza della complessità compositiva del linguaggio teatrale.
La Creta della civiltà minoica è il luogo dove la ricerca laboratoriale trova il suo compimento. «Il detenuto si muove in un labirinto spazio temporale come un Minotauro al quale non si permette altra azione che quella dell’uniformità, della ripetizione» racconta il regista Giorgio Flamini. «Un Minotauro che non fa che specchiarsi in un immagine che gli rimanda sé stesso, dove i suoi movimenti sono gli stessi degli altri e sono gli stessi ogni giorno. Una sorta di rito ripetitivo dove ogni eccezione rimane appunto tale. Ma proprio come nel rito, il concetto di ripetizione portato alla sua esasperazione può essere squarciato dall’ebbrezza dionisiaca. Quale strada prenderà questo sfociare di primordiale vitalità? La strada della distruzione, della violenza non consapevole come per Minotauro o quella della purificazione tramite l’espressione più autentica del sé?».
Come la creta può essere plasmata dandogli nuova forma, anche l’essere umano, e ancor più un detenuto di un carcere di massima sicurezza, grazie all’arte può ricomporre certi frammenti, comprenderne la natura, accettarla e trasformarla in qualcosa unico: la stessa persona di prima con nuove e preziose venature.
con i detenuti della Casa di Reclusione di Spoleto
diretto da Giorgio Flamini
ideazione, adattamento testi, sviluppo dei frammenti, regia Giorgio Flamini, Sara Ragni, Pina Segoni
testi di Esiodo, Apollodoro, Ovidio, Luciano, Bacchilide, Eschilo... Gide, Kazantzakis, Borges, Dürrenmatt, Yourcenar, Cortazar, Tabucchi, Pavese...
scene realizzate nel laboratorio di scenografia dai detenuti del percorso di secondo livello artistico, Maria Paola Buono, Giorgio Flamini
con attori e attrici liberi e detenuti
coreografie di Laura Bassetta, Mariolina Maconio, Serena Perna, Lorena Salis
laboratori di Sport e Salute-Carceri diretti da Euno e Flamenco Roma
laboratori di movimento in scena e recitazione diretti da Sara Ragni
danzatrici e danzatori Euno Terni
contributi musicali digitali di Anna Flamini
musiche e coro Francesco Corrias e Lucia Napoli
Coro ad cantus ensemble vocale & friends
contributi filmati di #SIneNOmine e P. Elisei
foto di scena Vincenzo Porfilio e Antonello Zeppadoro
videomaker Giovanni Barchi
costumi #SIneNomine
si ringraziano Bernardina di Mario, Direttrice della Casa di Reclusione di Spoleto, Monique Veaute, Direttrice artistica del Festival dei Due Mondi, Paola Macchi Direttrice amministrativa e organizzazione generale Festival dei Due Mondi, la comandante Vanna Falconi e tutto il personale di Polizia Penitenziaria, l’Ufficio di sorveglianza, i Magistrati di Spoleto Grazia Manganaro e Nicla Flavia Restivo, Pietro Carraresi e tutta l’area trattamentale, l’Istituto di Istruzione Sansi-Leonardi-Volta e l’istituto IPSEOASC G.De Carolis
produzione Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto, Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini, Spoleto Festival dei Due Mondi, Teodolapio
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Il progetto #SINENOMINE nasce come laboratorio teatrale per la messa in scena di Sorveglianza speciale di Jean Genet a 30 anni dall’esperienza di Marco Gagliardo nel 1982 al 25° Festiva dei Due Mondi.
Il laboratorio teatrale #SN, avviato con quindici detenuti, negli anni ha superato i cento partecipanti, di ogni età e nazionalità, provenienti da vari circuiti di sicurezza, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, in grado di svolgere diversi ruoli (drammaturgo, attore, danzatore, aiuto regista, aiuto scenografo, attrezzista, addetto audio-video, diretore di palcoscenico …). Dopo la prima esperienza, il progetto è proseguito con la trilogia #MA#IA#NO# composta da tre spettacoli scritti con il coinvolgimento dei detenuti: _Affettività patetiche/Cattività affettiva, Il migliore dei mondi possibili 1980 2025, Miracolo a Maiano_La, inseriti nella programmazione del 56°, 57°e 58° Festival dei Due Mondi. In seguito, dal 2016 al 2022, il Festival di Spoleto ha ospitato ogni anno una nuova produzione: ‘a città ‘e Pulecenella, Nessuno, VICTIMS, Nessuno Torna a Itaca si non se noverit, Storia Vera ‘e capite comm’è, Sempre in quell’aura Sanza tempo tinta, Tempo Libero c e, nel 2022, la mostra Je est un autre. In ciascun progetto, la Compagnia #SINENOMINE viene affiancata da artisti professionisti, collabora stabilmente con attori e allievi della scuola di teatro Teodelapio, si avvale dei contributi professionali di Euno Terni per il movimento e le coreografie, del Coro Ad Cantus Vocale per le parti musicali e di canto, di Studio Flamenco Roma e dei rispettivi direttori artistici. La concessione delle misure alternative concesse dal Magistrato di Sorveglianza e dalla direzione ai detenuti-attori ha permesso ad alcuni detenuti di esibirsi con la Compagnia extramoenia in tutto il Paese (Roma, Torino, Genova, Chieti, Calcata, Matera, Firenze, Foligno, Terni). La Compagnia è supportata dalla generosità di numerosi artisti (fra cui citiamo Sara Ragni, Laura Bassetta, Mariolina Maconio, Lucia Napoli, Pina Segoni, Lorena Salis, Serena Perna, Francesco Corrias, danzatori EUNO, cantanti del Coro ad Cantus Vocale) e sostenuta dalla Casa di Reclusione, dal Festival dei Due Mondi, dalla Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini, da altre realtà del territorio.
Isabelle Adjani
Leonardo Lidi
Antonio Latella