Incontro con Luca Marinelli e Fabian Jung
A Spoleto già da questa settimana per le prove di Una relazione per un’accademia, Luca Marinelli e Fabian Jung incontrano il pubblico e la stampa al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi (ingresso gratuito su esibizione del biglietto), per presentare lo spettacolo che durante l’ultima edizione del Festival ha segnato il debutto alla regia del pluripremiato attore e che sarà l’anteprima della prossima edizione.
In scena al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per quattro recite da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno, Una relazione per un’accademia è la trasposizione teatrale del celebre racconto di Franz Kafka del 1917, e vede ancora una volta protagonista un magnetico Fabian Jung. Rot Peter è il nome della scimmia a cui Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve: Peter viene catturato e, durante la prigionia, capisce che può imitare molto bene gli uomini e garantirsi la libertà. Dopo cinque anni gli antropologi si ritrovano ad ascoltare una scimmia trasformatasi in relatore accademico. Una relazione per un’Accademia affronta in termini grotteschi la condizione di chi è costretto a vivere un’esistenza che non gli appartiene pur di conformarsi ai dettami della società e ricavarne una forma di libertà.
INFORMAZIONI
I biglietti gratuiti per assistere all'incontro sono disponibili online o presso il Festival Box Office di Spoleto, in via Saffi 12 (aperto tutti i giorni con orario 10-13 e 15-18)
Si diploma all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio d’Amico nel 2009 e già l’anno seguente debutta sul grande schermo con La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo.
Nel 2012 per il ruolo nel film Tutti i santi giorni, diretto da Paolo Virzì, riceve la sua prima candidatura come miglior attore protagonista ai David di Donatello.
Nel 2014 il film Lo chiamavano Jeeg Robot, diretto da Gabriele Mainetti, gli varrà il Ciak d’oro, il Nastro d’argento e il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Nel 2015 per il film Non essere cattivo di Claudio Caligari viene candidato per la terza volta ai David di Donatello.
Diretto dai fratelli Taviani nel film Una questione privata, riceve il Globo d’oro come miglior attore. Diverse sono le collaborazioni internazionali: Trust, del premio Oscar Danny Boyle e nel 2022 The Old Guard al fianco di Charlize Theron.
Nel 2019 per la pellicola Martin Eden diretta da Pietro Marcello riceve la prestigiosa Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile e viene candidato agli EFA come miglior attore protagonista.
Nel 2020, durante la 70° edizione della Berlinale, fa parte della giuria internazionale presieduta da Jeremy Irons.
Nel 2023, insieme ad Alessandro Borghi, riceve il Nastro d’Argento come attore protagonista per il film Le otto montagne, pellicola che nello stesso anno vince il David di Donatello come miglior film.
Nel 2024 interpreta Benito Mussolini nella serie M. Il figlio del secolo, basata sul romanzo di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright e nello stesso anno torna al teatro curando la regia di Una relazione per un’Accademia di Kafka al Festival dei Due Mondi.
È protagonista del film Paternal Leave diretto da Alissa Jung e presentato nella sezione “Generation” della Berlinale 2025.
Nasce nel 1984 e cresce a Lipsia. Nel 2009 studia recitazione presso l'accademia d'arte "Ernst Busch" di Berlino. Nel 2012 viene invitato a un festival teatrale a San Pietroburgo dove scopre il suo interesse per le produzioni teatrali internazionali. In quel periodo incontra Luca Marinelli e nasce per la prima volta l'idea di interpretare il testo di Kafka Una relazione per un’accademia. Jung entra a far parte di un ensemble teatrale a Chemnitz, per poi lavorare in teatri come lo Schaubühne am Lehniner Platz, Staatstheater Saarbrücken, Schauspielhaus Hamburg, per citarne alcuni. Nel 2018 tiene un corso di teatro per gli studenti della scuola tedesca di Barranquilla in Colombia. Al suo rientro torna a lavorare con Luca Marinelli al testo di Kafka, per presentarlo alla 66ma edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Luca Marinelli
Fabian Jung
Stefano Mancuso
Italo Carmignani, Danilo Capezzani