Visionario della scena musicale elettronica, Ben Böhmer ha sviluppato un suono distintivo che fonde i ritmi incalzanti della house con atmosfere seducenti e oniriche. Le sue creazioni hanno incantato il pubblico dei festival più iconici al mondo, tra cui, più recentemente, il Coachella.
Dopo gli album Breathing e Begin Again, Ben Böhmer ha pubblicato nel 2024 il suo ultimo lavoro in studio, Bloom. L’album segna un’evoluzione del suo stile, intrecciando le sue radici melodiche con orchestrazioni raffinate e collaborazioni con artisti del calibro di Lykke Li, Oh Wonder ed Enfant Sauvage.
«Questo album mi ha riconnesso alla musica dopo anni intensi di tournée. È un viaggio attraverso il cambiamento, la scoperta di sé e la ricerca del momento giusto per “sbocciare”», racconta Ben Böhmer.
Formatosi inizialmente al pianoforte e alla tromba, ha trovato la sua voce più autentica nei sintetizzatori, che lo hanno condotto nel mondo della produzione elettronica. Tutti i suoi live sono interamente suonati dal vivo, rendendo ogni esibizione un’esperienza unica e immersiva per il pubblico.
Con quasi un miliardo di streaming all’attivo, Ben Böhmer continua a influenzare e ispirare la scena elettronica globale.
Esclusiva italiana
INFORMAZIONI
Il concerto prevede l’uso di luci stroboscopiche.
I possessori di uno o più biglietti per gli spettacoli in scena al Teatro Romano potranno ritirare un numero corrispondente di biglietti per l’accesso gratuito al Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto presso:
• Festival Box Office & Merchandising via Saffi, 12 - aperto tutti i giorni con orario 10-13/15-18, dal 23 giugno ore 10-18, dal 28 giugno ore 10-19
• Festival Box Office Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti via Vaita Sant’Andrea, 12 - aperto dal 27 giugno al 13 luglio 2025 con orario 10-13/14 –19 (lunedì chiuso)
• Biglietterie dei teatri aperte a partire da un’ora prima l’inizio degli spettacoli
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Ben Böhmer Artista guidato da un’inesauribile urgenza creativa, compositore e produttore che trova nella musica il mezzo più autentico per dare vita a nuove idee. Il suo processo creativo è quasi maniacale: in studio può trascorrere giorni interi lavorando su un’unica intuizione, affinando ogni dettaglio fino a trasformarla in qualcosa di unico. Da oltre un decennio perfeziona il suo stile, un linguaggio sonoro capace di tradurre in musica emozioni profonde e complesse. Con il suo album di debutto, Breathing, ha esplorato il dolore della perdita, mentre in Begin Again (2021) ha raccontato il tema della separazione. Pur immerse nell’elettronica, le sue composizioni restano intime e introspettive, privilegiando sempre l’emozione rispetto alla pura funzionalità del suono. Il successo di questi lavori—quasi un miliardo di streaming—e la sua straordinaria capacità di entrare in sintonia con il pubblico dal vivo (oltre 200 concerti nel 2022) lo hanno catapultato in una carriera vertiginosa, segnata da riconoscimenti e sold out in tutto il mondo. Eppure, nonostante tutto, si è trovato a percorrere una strada che sembrava allontanarlo dalla sua essenza artistica. Sin dall’adolescenza, Böhmer ha studiato pianoforte sotto la guida di Christoph Busse, che gli ha trasmesso la passione per l’improvvisazione e la sperimentazione. Questo bisogno di libertà creativa lo ha spinto, a soli 17 anni, a lasciare la provincia tedesca per trasferirsi a Berlino, dove è stato subito affascinato dalla scena club della città. A 18 anni si esibiva già nei locali, trasformandoli nella sua personale accademia musicale: un luogo in cui affinare le sue capacità performative e scoprire il potere evocativo e trasformativo della musica elettronica. Ed è proprio questa capacità di connessione con il pubblico a definire l’essenza della sua arte. La musica di Böhmer è un viaggio emotivo, un equilibrio perfetto tra malinconia e speranza, introspezione ed estasi sonora. Il suo nuovo album, Bloom, segna un ritorno alle origini: una riscoperta della libertà creativa e un’affermazione della sua identità artistica più autentica. Con una gamma sonora ricca e sfaccettata, ogni traccia sembra un tassello di un percorso iniziato anni fa, ora giunto a una nuova fioritura. In Bloom si percepisce tutta la sua crescita: il desiderio incessante di esplorare, di reinventarsi, di tornare in studio giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, inseguendo instancabilmente la sua visione musicale.
Budapest Festival Orchestra, Iván Fischer