L’infelice amore di Didone, regina di Cartagine, ed Enea, destinato ad abbandonarla per fondare Roma, è tra le storie più famose di sempre. Per il suo nuovo lavoro la coreografa Blanca Li – che il pubblico di Spoleto ben conosce per aver partecipato alla sua esperienza nella realtà virtuale Le Bal de Paris – decide di partire dalla leggenda narrata da Virgilio nell’Eneide, e successivamente messa in musica da Henry Purcell.
La sua versione coreografica si svolge proprio sulle musiche originali dell’opera, registrate dall’ensemble Les Arts Florissant, grande esperto di musica barocca, diretto da William Christie.
«Ho scelto di allontanarmi dalla pura narrazione per catturare e amplificare ciò che i personaggi provano in ogni momento», spiega Li. «Sono voluta arrivare al cuore di ogni emozione per esprimere ciò che la musica e il testo non dicono. In questo spettacolo è l’amore ad avere la precedenza, a cui si aggiungono il tradimento, l’incomprensione, l’orgoglio e la paura. Queste emozioni hanno una risonanza contemporanea».
Li supera così i confini della narrazione tradizionale ed esplora un nuovo linguaggio del corpo in una favola visiva di grande impatto.
Su un palcoscenico ricoperto d’acqua, che evoca il mare, i danzatori scivolano, pericolosamente attratti e respinti dal desiderio e dalla paura dell’abbandono. Le luci di Pascal Laajili, con un gioco di chiaroscuri, accrescono la magia e l’intimità di un dramma che mette in scena l’amore e le sue contraddizioni
regia e coreografia Blanca Li
assistenti alla regia e coreografia Glyslein Lefever, Déborah Torres Garguilo
scene Blanca Li
assistente alle scene Nina Coulais
musica registrata Les Arts Florissants - William Christie
luci Pascal Laajili
assistenti alle luci Jean-Luc Passarelli, Boris Pijetlovic
costumi Laurent Mercier
assistente ai costumi Ghjulia Giusti Muselli
con Martina Consoli, Alizée Duvernois (Didon), Coline Fayolle (Belinda), Meggie Isabet, Maeva Lassere, Julien Marie-Anne (Sorcière),Quentin Picot, Gaël Rougegrez, Gaétan Vermeulen, Victor Virnot (Enée)
produzione Calentito - Compagnie Blanca Li
prima italiana
INFORMAZIONI
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo parziale.
I possessori di uno o più biglietti per gli spettacoli in scena al Teatro Romano potranno ritirare un numero corrispondente di biglietti per l’accesso gratuito al Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto presso:
• Festival Box Office & Merchandising via Saffi, 12 - aperto tutti i giorni con orario 10-13/15-18, dal 23 giugno ore 10-18, dal 28 giugno ore 10-19
• Festival Box Office Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti via Vaita Sant’Andrea, 12 - aperto dal 27 giugno al 13 luglio 2025 con orario 10-13/14 –19 (lunedì chiuso)
• Biglietterie dei teatri aperte a partire da un’ora prima l’inizio degli spettacoli
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Lo vieta il fato quel che tu cerchi
(Didone a Enea, atto primo)
di Valeria Crippa
Un viaggio tra estasi e follia attraverso i tormenti di un amore maledetto. Come capolinea, l’abisso del suicidio dove Didone sotterra letteralmente – when I am laid in earth (quando sarò deposta nella terra) è il suo ultimo lamento cantato – la propria passione per Enea che l’ha abbandonata. Fin dal debutto nel 1689, la struggente opera in tre atti Dido and Æneas di Henry Purcell, ispirata alla leggenda narrata da Virgilio nell’Eneide, catturò la sensibilità femminile nel convitto per giovani gentildonne dove fu rappresentata per la prima volta in occasione dell’incoronazione di Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuart.
L’amore sfortunato tra la regina di Cartagine e l’eroe di Troia, nonché futuro fondatore di Roma, continua a esercitare ancora oggi, attraverso il melodramma britannico di Purcell, un fascino ineludibile sull’immaginario femminile e sulle autrici contemporanee.
Dopo la celebrata versione coreografica di Sasha Waltz, tocca alla spagnola Blanca Li, tra le più audaci sperimentatrici della danza anche in chiave high-tech, salire sull’ottovolante emotivo di Didon et Énée per offrire la propria visione coreografica sulle musiche originali dell’opera, registrate dall’ensemble Les Arts Florissants, diretto da William Christie, esperto di musica barocca.
Coreografa, danzatrice, attrice e regista, nata nel 1964 a Granada, in Andalusia, Li ha sviluppato un talento poliedrico che l’ha portata a essere eletta, nel 2019, come membro dell’Académie des Beaux-Arts di Parigi, direttrice artistica dei Teatros del Canal della Comunidad di Madrid dal 2019 al 2023, presidente del Parco e della Grande Halle de la Villette, prestigioso centro culturale francese dal 2024.
“Didon et Énée è un’opera molto bella che parla dell’amore in tutti i suoi aspetti" – spiega Li, che ha iniziato la propria carriera nella squadra nazionale spagnola di ginnastica ritmica ad appena dodici anni, per poi trasferirsi, a diciassette, a New York, dove ha studiato danza moderna con Martha Graham –. "Attraverso la musica si possono veramente sentire tutte le emozioni dei personaggi con un approccio che rende contemporanea questa storia antica.
Ho lavorato un anno e mezzo con Les Arts Florissants di William Christie: durante il processo creativo mi sono perdutamente innamorata della musica di Purcell, tanto da interrogarmi su quale coreografia potessi creare su questo celebre melodramma britannico. Alla fine, ho chiesto a Christie di registrare la musica dal vivo durante una delle ultime notti del tour di Les Arts Florissants per poter poi creare la coreografia in modo autonomo”.
Dido and Æneas è la seconda collaborazione tra Blanca Li e William Christie, dopo la produzione di Les Indes Galantes diretta da Andrei Serban per l’Opéra di Parigi: “Christie e il suo gruppo sono la massima espressione della musica barocca, ho imparato ad amarla attraverso la loro esecuzione” – racconta la coreografa –. “Lavorare insieme è stata un’esperienza entusiasmante, soprattutto in un momento in cui cercavo la perfezione nei dettagli: il livello di rigore e cura di Les Arts Florissants è unico. Mi piace essere esigente nel lavoro e trovare qualcuno che è ugualmente ossessivo è un sollievo”.
Ad accendere l'ispirazione di Blanca non è stato, però, solo l'innamoramento per la partitura musicale, ma soprattutto l'impatto della travagliata leggenda narrata da Virgilio, tra interventi di dei, streghe e fattucchiere.
“È una storia che passa attraverso tutti gli stadi possibili del sentimento amoroso: c’è il momento in cui l’emozione scaturisce dalla freschezza, c’è la fase della seduzione e quella dell’allegria che ti fa ridere a crepapelle. Poi, l’amore si consuma e lascia affiorare lentamente la parte oscura del sentimento, quando si fa largo il disincanto che diventa delusione per l’abbandono di Enea, fino al suicidio di Didone. In un’ora e un quarto, si passa attraverso sentimenti intensi e la musica è di una bellezza incredibile”.
Per tradurre in danza questa tavolozza di emozioni, Li ha elaborato un particolare linguaggio coreografico: “Il flusso dei movimenti esce dal diaframma, perché è lì che sentiamo nel corpo le emozioni forti, il luogo che accoglie il dolore e l’allegria. Tutto ciò che si racconta, cioè i sentimenti dei personaggi, si rispecchia nei movimenti che originano dal diaframma. Racconto l’amore dell’eroe troiano attraverso la danza perché è un linguaggio perfetto per trasmettere emozioni ancestrali al pubblico di oggi”.
La coreografia racconta, dunque, il paesaggio interiore dei personaggi: tradimento, orgoglio, paura, inquietudine hanno un’eco profonda nel mondo contemporaneo e, nello spettacolo, si intrecciano ad allusioni ai temi della natura, dell’ambiente e del cambiamento climatico.
L’acqua che bagna il palco evoca il mare e costringe i dieci danzatori della Compagnie Blanca Li – Martina Consoli, Alizée Duvernois (Didon), Coline Fayolle (Belinda), Meggie Isabet, Maeva Lassere, Julien Marie-Anne (Sorcière), Quentin Picot, Gaël Rougegrez, Gaétan Vermeulen, Victor Virnot (Enée) – a scivolare e dibattersi nelle onde metaforiche della tempesta emotiva, illuminati dalle luci chiaroscurali di Pascal Laajili che enfatizzano il mistero di questo dramma interiore.
Un allestimento scenografico visibilmente molto lontano dall’ultimo titolo della coreografa visto al Festival dei Due Mondi di Spoleto, Le Bal de Paris de Blanca Li, viaggio interattivo e onirico con visori digitali per gli spettatori. Nato nel 2021 al Théâtre National de Chaillot e premiato con il Leone d’Oro per la Miglior Esperienza VR alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Le Bal de Paris rappresenta, infatti, il versante più tecnologico della ricerca di Blanca Li, molto attenta a cogliere nuove sfide come l’intelligenza artificiale: “Sta cambiando completamente le nostre vite. Oggi continuo a lavorare con la tecnologia cercando di creare un metaverso per gli artisti”, afferma.
Le Bal, presentato in tour mondiale, è stato uno dei successi più popolari della coreografa che ha firmato, nel 2022 per il Festival Suresnes Cités Danse, anche una spettacolare versione hip-hop dello Schiaccianoci, in cui confluivano breakdance, popping e danza spagnola nell’interpretazione di otto virtuosi spagnoli.
Grazie anche a collaborazioni con cineasti, stilisti e musicisti (tra i molti, Pedro Almodóvar, Jean-Jacques Annaud, Michel Gondry, Daft Punk, Paul McCartney, Beyoncé, Blur, Coldplay, Jean Paul Gaultier, Azzedine Alaïa, Stella McCartney, Christian Louboutin), le istituzioni francesi le hanno da tempo spalancato le porte: all’Opéra di Parigi Li ha firmato le coreografie di Shéhérazade e, appunto, Les Indes Galantes, al Théâtre du Châtelet ha presentato il suo Treemonisha, mentre il Balletto Nazionale Spagnolo le ha commissionato Pulcinella e il Ballet Nacional Sodre de Uruguay El Quijote del Plata, cui si sono aggiunti i tre lungometraggi Le Défi, Pas à Pas ed Elektromathematix.
D’altronde, il credo di Blanca Li è ecumenico: “Mi piace che ballino tutti, anche chi dice di non saperlo fare”.
Coreografa, danzatrice, attrice e regista di fama internazionale. Nel 2019 Blanca Li è stata eletta membro dell’Académie des Beaux-Arts e ha diretto i Teatros del Canal della Comunidad de Madrid dal novembre 2019 al dicembre 2023. Nel giugno 2024 è stata nominata presidente dell’ente pubblico del Parc e della Grande Halle de la Villette, uno dei più prestigiosi centri culturali francesi. Nata a Granada, in Andalusia, Blanca Li ha iniziato la sua carriera nella ginnastica ritmica, entrando nella squadra nazionale spagnola a soli dodici anni. A diciassette anni si è trasferita a New York per studiare danza moderna con Martha Graham, immergendosi nel fermento culturale della città e scoprendo il mondo dell’hip-hop. Tornata in Europa, nel 1992 ha fondato a Parigi la sua compagnia di danza contemporanea, con cui ha conquistato il pubblico internazionale grazie a spettacoli innovativi e appassionanti. Tra le sue creazioni più acclamate figura Le Bal de Paris de Blanca Li, presentato nel 2021 al Théâtre National de Chaillot e premiato con il Leone d’Oro per la Miglior Esperienza VR alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Questo spettacolo in realtà virtuale immerge il pubblico in un mondo onirico dove i danzatori reali interagiscono con l’universo digitale. Dopo quattro mesi di rappresentazioni al Théâtre Le Palace di Parigi, lo spettacolo è partito per una tournée mondiale. Nel 2022, per il Festival Suresnes Cités Danse, ha creato una spettacolare versione hip-hop dello Schiaccianoci, unendo breakdance, popping e influenze della danza spagnola. L’opera, interpretata da otto virtuosi ballerini spagnoli, è in tournée mondiale. Nel corso della sua carriera, Blanca Li ha coreografato e diretto numerosi balletti, opere e musical, tra cui Les Indes Galantes e Shéhérazade per il Balletto dell’Opéra di Parigi, Treemonisha per il Théâtre du Châtelet, El Quijote del Plata per il Ballet Nacional Sodre de Uruguay e, più recentemente, Pulcinella per il Balletto Nazionale Spagnolo. Come regista, ha realizzato tre lungometraggi (Le Défi, Pas à Pas ed Elektromathematix), oltre a numerosi cortometraggi, videoclip e spot pubblicitari. Il suo talento l’ha portata a collaborare con alcuni dei più grandi nomi del cinema, della musica e della moda: Pedro Almodóvar, Jean-Jacques Annaud, Michel Gondry, artisti come Daft Punk, Paul McCartney, Beyoncé, Blur, Coldplay, e stilisti del calibro di Jean Paul Gaultier, Azzedine Alaïa, CHANEL, Stella McCartney e, più recentemente, Christian Louboutin. Blanca Li continua a reinventare il linguaggio della danza, esplorando nuove forme di espressione e lasciando un’impronta indelebile nel panorama artistico internazionale.
Sydney Dance Company, Rafael Bonachela
Circa, Franui Musicbanda
Fattoria Vittadini, Maura Di Vietri
Shahar Binyamini