Luca Marinelli
La cosmicomica vita di Q
Nella duplice veste di attore e regista, Luca Marinelli interpreta Le cosmicomiche di Italo Calvino, raccolta di racconti tra scienza e fantasia su temi complessi come l’infinità del cosmo, il passare del tempo e la natura dell’esistenza.
Qfwfq – personaggio senza tempo, testimone e narratore delle fasi di sviluppo dell’universo –, dopo aver vissuto miliardi di anni, si trova in una città dei nostri giorni e vive come un uomo qualunque. Fa un lavoro qualsiasi e, soprattutto, ha dimenticato (o ha voluto dimenticare?) chi è, chi è stato, dove è stato e cosa ha visto.
Attraverso un viaggio nella memoria Qfwfq ripercorre la sua storia, che è anche quella dell’universo e del genere umano: il Big Bang, la formazione della Via Lattea e del Sistema Solare, la nascita della luna, fino a precipitare nel vuoto e tornare al punto di partenza: oggi. Al suo ritorno avrà una consapevolezza nuova, anzi rinnovata, vivida, sarà presente a sé stesso, al tempo e allo spazio.
Nei panni di Qfwfq, Marinelli mette in evidenza tutta la profondità del mondo calviniano, traendo ispirazione dal composito “universo cosmicomico” per creare una cosmogonia che rispetti lo spirito dei racconti di Calvino. Per Marinelli Qfwfq è una creatura complessa, stratificata, che custodisce in sé la memoria del mondo: scientifica, esperienziale, culturale.
da Tutte le cosmicomiche di Italo Calvino
drammaturgia Vincenzo Manna
con (in o.a.) Valentina Bellè, Federico Brugnone, Alissa Jung, Fabian JungLuca Marinelli, Gabriele Portoghese, Gaia Rinaldi
scene e luci Nicolas Bovey
musiche originali Giorgio Poi
costumi Anna Missaglia
suono Hubert Westkemper
ideato e diretto da Luca Marinelli
coregista Danilo Capezzani
capo elettricista Matteo Rubagotti
sarta di scena Daniela Patacchini
aiuto regia Giulia Bonghi
assistente volontaria Alice Sellan
fotografie Anna Faragona
scenotecnica RomaScenotecnica
sartoria D’Inzillo Sweet Mode
calzature Pompei
service luci Isatec srl
service audio Opera Festival
sala prove Pigneto Off, Spazio Cosmo, Iociprovo Studios
organizzazione generale Federico Le Pera
un ringraziamento speciale a Giovanna Calvino e Francesca Infascelli
produzione Spoleto Festival dei Due Mondi, Fondazione Teatro della Toscana, Società per Attori
prima assoluta
INFORMAZIONI
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Gabriele Portoghese, diplomato presso l'Accademia Silvio D'Amico, ha iniziato il suo percorso sotto la guida di Carlo Cecchi.
Ha lavorato, tra gli altri, con Andrea Baracco, Giorgio Barberio Corsetti, Giacomo Bisordi, Valerio Binasco, Ferdinando Bruni, Fabio Condemi, Fabio Cherstich e Gianluigi Toccafondo, Daria Deflorian, Giorgina Pi, Roberto Rustioni e Federica Santoro.
Nel 2019 ha interpretato il ruolo di Amleto, per la regia di Valerio Binasco. Nello stesso anno, assieme a Fabio Condemi, ha curato la drammaturgia di Questo è il tempo in cui attendo la grazia (regia di Fabio Condemi). Nel 2020 interpreta il monologo Tiresias, da Kae Tempest, regia di Giorgina Pi. Nel 2021, assieme a Giorgina Pi, scrive Guida Immaginaria (regia di Giorgina Pi) e con Cristiano De Fabritiis compone alcune delle musiche della Guida. Nel 2023, assieme a Federica Rosellini, dirige lo spettacolo/reading Orgia, di Pier Paolo Pasolini. All'interno della performance site-specific Termini. In una qualunque parte del pianeta, progetto di Daria Deflorian, Muta Imago e Antonio Tagliarini, idea e scrive Noi vogliamo essere una faccenda leggera.
Nella stagione 24/25 è interprete in La vegetariana, regia di Daria Deflorian, tratto da Han Kang. Nel '25 partecipa alla drammaturgia di Atomica, nuovo progetto di Muta Imago, di cui sarà interprete.
Nel 2017 vince il Premio Stampa Siracusa. Nel 2021 vince il Premio Ubu come miglior interprete, il Premio Ivo Chiesa - Futuro della scena e il Premio Mariangela Melato.
Alissa Jung ha scoperto la sua passione per la narrazione fin da bambina, partecipando a radiodrammi e recitando in teatro. All'età di 16 anni è stata scoperta per il cinema durante uno spettacolo teatrale e da allora ha lavorato con successo come attrice. Dopo una pausa per completare gli studi di medicina e lavorare come pediatra, torna al cinema nel 2020 e ottiene una nomination al Grimme Award come attrice protagonista. Nel febbraio 2025, ha festeggiato la prima del suo debutto alla regia di un lungometraggio, "Paternal Leave", alla Berlinale nella sezione Generation 14+. Il film è stato premiato come miglior lungometraggio con il premio „Cinema Vision 14plus" alla Berlinale.
Gaia Rinaldi, toro ascendente bilancia, si è diplomata presso la Scuola del Teatro Nazionale di Genova. Vive a Roma.
In teatro ha lavorato con Roberta Torre (As you like it di Shakespeare), Giacomo Bisordi (Giunsero i terrestri su Marte), Teatro Mobile (Amleto, il tempo impossibile nel ruolo di Ofelia), X Elettra (nel ruolo di Elettra), da Sofocle, a cura di Gabriele Portoghese Assieme a Giulia Scotti ha presentato e interpretato Dopo il lavoro (Festival Immersioni/Piccolo Teatro di Milano). Ha collaborato a Tender progetto finalista alla Biennale College di Venezia '24.
Nell'ambito della performance ha preso parte aTermini. In una qualunque parte del pianeta a cura di Daria Deflorian, Muta Imago e Antonio Tagliarini, Niente passioni divoranti soltanto queste lunghe e malinconiche giornate di Alexia Sarantopoulou, Breviario di Gabriele Portoghese,Brama Brecht performance/concerto ispirata a Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Brecht, con Dimensione Brama.
Al cinema ha lavorato in Paternal leave, regia di Alissa Jung, presentato alla Berlinale '25, nella sezione Generation (film vincitore del Prize AG Kino – Gilde –Cinema Vision 14Plus).
Attore, regista e autore siciliano, diplomato all'Accademia "Silvio d’Amico", si forma con Valerio Binasco, Carlo Cecchi e Anna Marchesini. Nel 2009 vince il Premio Scenario Infanzia con Hansel e Gretel, co-fondando la compagnia Cassapipe con Vincenzo Manna. Nel 2012 ottiene nuovamente il premio con John Tammet fa sentire le persone molto così :-?, tradotto e rappresentato in Francia. Scrive per il Teatro Ragazzi Il Bambino della Luna (Teatro delle Briciole).
Lavora con Carlo Cecchi (La Dodicesima Notte, Enrico IV) e Fausto Paravidino, interpretando Johnny in La Ballata di Johnny e Gill e prendendo parte a produzioni internazionali come Il Macello di Giobbe e Peachum. Nel 2018 vince il Premio del Pubblico al Festival Inventaria per la regia di Pramkicker.
Nel cinema ha collaborato con Daniele Vicari in Prima che la Notte e Ammazzare Stanca, con Paolo Taviani in Leonora Addio e con Roberto Andò in Solo per Passione.
Da anni si dedica alla formazione, conducendo laboratori in Italia e all’estero. Ha insegnato all’Università di Teatro e Cinema di Hanoi, con progetti attivi in Thailandia e Marocco. Dal 2024 insegnerà Commedia dell’Arte al Teatro Azione di Roma.
Fondatore delle compagnie Estella e Cassapipe, nonché dello spazio teatrale PignetOff di Roma, crede nel teatro come luogo di creazione e dialogo. Autore de L'ultima live di JumboBimbo87, esperimento di ibridazione tra teatro e live chat, con cui vince il bando Live Streaming Theatre.
Valentina Bellè nasce a Verona e studia recitazione nel 2012 alla Lee Strasberg Theatre & Film Institute di New York. Tornata in Italia, entra al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Inizia la carriera con ruoli nella serie Gran Hotel e nei film La vita oscena (2014) e La buca (2014). Nel 2015, interpreta Lucrezia de’ Medici in Medici: The Masters of Florence, accanto a Dustin Hoffman e Richard Madden. Nel 2017 vince il Premio Biraghi ai Nastri d’Argento per Il Permesso – 48 ore fuori e lavora in Amori che non sanno stare al mondo di Cristina Comencini e nella serie Sirene.
Nel 2018, è Jacqueline in Genius: Picasso, con Antonio Banderas. Nel 2019, recita in Dolceroma di Fabio Resinaro, nella serie Volevo fare la rockstar e nella miniserie Catch-22. Appare anche nel thriller L’uomo del labirinto di Donato Carrisi e in Il Divin Codino su Netflix. Interpreta Dori Ghezzi nel biopic Principe Libero su Fabrizio De André e recita in Una questione privata dei fratelli Taviani, entrambi con Luca Marinelli.
Nel 2022, è protagonista di The Good Mothers, vincitore dell'Orso d’Oro al Berlinale Series Award, per cui vince il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista. Nel 2023, recita in Ferrari di Michael Mann e Lubo di Giorgio Diritti, entrambi a Venezia. Vince il premio come miglior attrice protagonista per Miranda’s Mind e appare in Sei fratelli.
Nel 2024, è tra i dieci giovani talenti europei agli European Shooting Stars al Festival di Berlino. È nel cast di ACAB per Netflix e dei film Il maestro e Primavera. Recita anche in La vita accanto di Marco Tullio Giordana, presentato al Festival di Locarno. Nel 2025, sarà coprotagonista in Permafrost di Lucia Calamaro.
Scenografo e disegnatore luci, collabora regolarmente con Leonardo Lidi il “Progetto Chechov” Festival dei Due Mondi Spoleto -Teatro Stabile dell’Umbria (2022-23-24), “Medea” di Euripide, Teatro Stabile di Torino (2024), “Il Misantropo” di Molière, Teatro Stabile di Torino (2022), “La Signorina Julie” di A. Strindberg, Teatro Stabile dell’Umbria-Festival dei Due Mondi (2021).
Per la regia di Luca Micheletti disegna scene e luci per “Aiace” per il Teatro Antico di Siracusa (2024).
Per Valerio Binasco disegna scene e luci per “Cose che so essere vere” di A.Bowell, “La Ragazza sul Divano” di J.Fosse, Teatro Stabile di Torino (2024), “Le Sedie” di Ionesco (2022),“Sogno di una Notte di mezza Estate” di Shakespeare (2021), “Il Piacere dell’Onestà” di Pirandello (2020) sempre con lo Stabile di Torino.
Con Valter Malosti collabora per “Lazarus” di D.Bowie/E.Walsh, prod.ERT (2023) “I Due Gemelli Veneziani” prod. Teatro Stabile del Veneto (2020), “Cleopatràs” di Testori prod. TPE (2020), “Monaca di Monza” di Testori produzione Teatro Franco Parenti 2019.
In campo operistico collabora con Davide Livermore, Ricci&Forte, Fabio Cherstich, Andrea de Rosa, Francesco Micheli, Mario Martone.
Premio Ubu 2021 per la Migliore Scenografia per “La casa di Bernarda Alba” e “Le Sedie” , Premio Ubu 2022 per il Miglior Disegno Luci per “La signorina Giulia” e “I due gemelli veneziani”, Premio Le Maschere del Teatro 2022 per la scenografia per “Le Sedie”, Premio Ivo Chiesa “Arti del Teatro” 2024.
Cantautore, polistrumentista, produttore e compositore, Giorgio ha vissuto esperienze internazionali tra Londra e Berlino prima di pubblicare il disco “Fa Niente” (2017, Bomba Dischi/Universal), accolto con favore da pubblico e critica. Nel 2018 partecipa al festival Eurosonic di Groningen e intraprende un mini-tour europeo, tanto da farsi notare dai Phoenix, che lo scelgono per aprire i loro concerti a Milano, Parigi e negli USA. Sempre in quell’anno, Giorgio produce il disco d’esordio di Francesco De Leo (Bomba Dischi) e stringe collaborazioni importanti: con Frah Quintale per “Missili”, prodotto da Takagi e Ketra, e con Carl Brave per “Camel Blu” contenuto in “Notti Brave”. Contribuisce inoltre al nuovo album di Calcutta “Evergreen”, suonando le chitarre durante eventi live a Latina e Verona.
Nel 2019 pubblica il secondo album “Smog” e parte con la sua band per un tour italiano che registra numerosi sold out, scrivendo anche “Prima di partire” per Luca Carboni (disco “Sputnik”) e collaborando con Franco126 su “Stanza Singola” (2019) e “Multisala” (2021). Firma la colonna sonora originale di Summertime (Netflix) e torna nel 2021 con i singoli “I Pomeriggi” e “Giorni Felici”, ispirato all’omonimo libro di Zuzu, prima dell’uscita dell’album “Gommapiuma” (dicembre 2021, Bomba Dischi/Island Records/Universal Music Italia).
Nel 2022 collabora con il duo francese Rob & Jack Lahana per “Haute saison”, con la partecipazione di Gordon Tracks (alias Thomas Mars dei Phoenix) e con videoclip diretto da Natalie Portman. Nel 2023 co-produce il disco “Relax” di Calcutta, pubblica “Chromosomic Avenue” con León Larregui e si esibisce a Città del Messico e a Parigi (Fiore Verde Festival al Le Trabendo e Cinéma Paradiso Louvre Festival). Nel 2024 esce “Tic Tac” in collaborazione con il cantante svizzero Muddy Monk e intraprende un tour asiatico, con tappe a Pechino, Tianjin e Hong Kong.
Vincenzo Manna nasce a Roma. Studia Letteratura e si laurea in "Stilistica, Metrica e Retorica" a Firenze. Inizia il percorso d'insegnamento universitario ma lo interrompe per frequentare l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'"Amico" dove si diploma in Regia nel 2009 con "Fari nella nebbia", spettacolo che è anche il suo debutto come drammaturgo. Da allora Vincenzo Manna lavora come regista teatrale, traduttore e, soprattutto, drammaturgo. La sua scrittura spazia tra forme e generi, dal monologo all'opera lirica, dal realismo alla fiaba fantastica, ma porta avanti da sempre una ricerca artistica personalissima che fonde letteratura e linguaggi della modernità con la tradizione teatrale del teatro elisabettiano e della Commedia dell'Arte. Vince numerosi premi, tra cui il Premio Scenario e il Premio Siae assegnatogli durante il 53° Festival di Spoleto
Giovanni Grasso, Piero Maccarinelli
Federico Tiezzi, Sandro Lombardi
Compagnia #SIneNOmine
Umberto Orsini, Massimo Popolizio