Abituati a duettare con i cantanti del teatro d’opera più famoso al mondo, i musicisti del quartetto d’archi del Teatro alla Scala sanno più degli altri come far cantare i loro strumenti. Ospiti a Spoleto per la prima volta, ci invitano nel mondo sonoro del quartetto “delle arpe” di Beethoven, così soprannominato per la quantità di pizzicati che si trovano ad eseguire. Segue l’intensità del quartetto n. 8 di Šostakovič, dedicato alle vittime del fascismo e della guerra. Così diceva il suo autore: «Troppi sono stati sepolti in posti ignoti. Dove mettere le lapidi? Solo la musica può farlo per loro».
Quartetto della Scala
Francesco Manara, violino
Daniele Pascoletti, violino
Simonide Braconi, viola
Massimo Polidori, violoncello
Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi n. 10 in mi bemolle maggiore, op. 74 “delle arpe”
Dmitri Šostakovič
Quartetto per archi n. 8 in do minore, op. 110
INFORMAZIONI
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
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La prima formazione del Quartetto d'archi della Scala è storica e risale al 1953, quando le prime parti sentirono l’esigenza di sviluppare un importante discorso musicale cameristico seguendo l' esempio delle più grandi orchestre del mondo. Nel corso dei decenni il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni; dopo qualche anno di pausa, nel 2001, quattro giovani musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e prime parti dell’Orchestra del Teatro, decidono di ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le loro affinità musicali già consolidate all’interno dell' Orchestra, elevandole nella massima espressione cameristica quale è il quartetto d’archi. Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose associazioni concertistiche in Italia (MusicaInsieme a Bologna, Serate Musicali, Società dei concerti e stagione "Cantelli" a Milano, Associazione Scarlatti a Napoli, Sagra Malatestiana a Rimini, Festival delle Nazioni a Città di Castello, Settimane musicali di Stresa, Asolo musica, Estate Musicale a Portoguaro, Teatro La Fenice e Malibran a Venezia, Ravenna Festival, Amici della musica di Palermo, Teatro Bellini a Catania, Stagione del Teatro alla Scala, Teatro Sociale a Como ecc.) e all' estero (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay, Giappone, Stati Uniti, Croazia, Germania, Francia, Spagna, Austria ecc.). Hanno collaborato con pianisti del calibro di Bruno Canino, Jeffrey Swann, Angela Hewitt, Paolo Restani e Bruno Campanella. Numerose le loro prime esecuzioni di compositori contemporanei quali Boccadoro, Campogrande, Francesconi, Digesu, Betta e Vlad. Nel 2008 fanno il loro esordio, con un concerto, al prestigioso Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il premio "Città di Como" per i loro impegni artistici. Hanno inciso per l’etichetta DAD, Fonè, per la rivista musicale Amadeus, per il giornale La Provincia di Cremona dove hanno suonato i preziosi strumenti del museo e per Radio 3. Nel 2011 il loro disco dedicato ai quintetti per pianoforte di Brahms e Schumann registrato per la Decca è stato recensito “Cinque stelle cd Amadeus” dalla omonima rivista. Ha scritto di loro il Maestro Riccardo Muti: «quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale (…) la bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell' opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione».
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
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Gustav Mahler
Jazz Club
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