Raffaele Pe e La Lira di Orfeo
Concerti del pomeriggio
Controtenore conteso dai teatri d’opera di tutto il mondo, che l’anno scorso il pubblico del Festival ha potuto conoscere nei panni di Orfeo nell’opera diretta da Damiano Michieletto, Raffaele Pe ha fondato l’ensemble La Lira di Orfeo con l’intento di creare una vera e propria rivoluzione del mondo della musica barocca attraverso la sua riscoperta. Nel percorso d’ascolto non poteva mancare il padre della cantata da camera: «Scarlatti è un grande compositore di cui l’Italia dovrebbe ricordarsi più spesso», dice Pe, che gli rende omaggio con questo concerto nel trecentesimo anniversario della morte.
Raffaele Pe, controtenore
Elisa Citterio, primo violino
Maria Grokhotova, secondo violino
Marcello Scandelli, violoncello
Nicolò Pellizzari, cembalo e organo
Elisa La Marca, tiorba
Alessandro Scarlatt
Cantata Pastorale H 476
Sonata I per violoncello in re minore
La lezione di musica H 547
Sonata II per violoncello in do minore
Perché tacete, regolati concenti? H 551
Dormi o fulmine di guerra da La Giuditta H 500
INFORMAZIONI
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Descritto dal «Times» come una "baroque star", artista di riferimento e infaticabile promotore della cultura barocca, il controtenore Raffaele Pe abbraccia un vasto repertorio musicale che va dal Recitar cantando fino all'opera contemporanea.
Nel 2019 è stato insignito del Premio Abbiati della Critica musicale italiana per il Miglior Disco con Giulio Cesare. A Baroque Hero. Il CD, che è stato eletto dal «Times» e da «Die Welt» uno dei migliori progetti discografici del 2018, propone arie dedicate a Giulio Cesare in prima esecuzione assoluta o in prima esecuzione in tempi moderni.
Raffaele Pe collabora con direttori e registi di primo piano come Jordi Savall, John Eliot Gardiner, William Christie, René Jacobs, Giovanni Antonini, Graham Vick, Claus Guth, Pierluigi Pizzi e Damiano Michieletto.
Nel 2015 ha fondato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui ha realizzato cinque incisioni discografiche e che spesso dirige.
Considerato oggi uno dei più raffinati interpreti di Händel, ha interpretato ruoli iconici dalla maggior parte delle sue opere come Giulio Cesare, Rinaldo, Orlando, Serse, Nerone, Arbace, Aci, Disinganno, ed è ospitato da importanti istituzioni come il Teatro alla Scala, il Teatro dell’Opera di Roma, la Staatsoper di Berlino, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice di Venezia, il Theater an der Wien, il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National du Rhin, il The Grange Festival e il Teatro Colón di Buenos Aires.
Si è dedicato inoltre alla musica di Monteverdi, Cavalli e di compositori meno noti della fine del Seicento, delle cui opere è stato protagonista spesso in prime esecuzioni in tempi moderni. Tra queste si ricordano Hipermestra di Cavalli al Glyndebourne Opera Festival, Empio Punito di Melani e Amore Malato di Marazzoli al Teatro Verdi di Pisa, nonché Veremonda di Cavalli allo Spoleto Festival US.
Da sempre combina un'intensa attività teatrale con apparizioni concertistiche in alcune della più importanti sale e istituzioni sinfoniche internazionali come la Philharmonie di Berlino, il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Parigi, il Palau de la Musica di Barcellona, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e la Wigmore Hall di Londra.
Il pianista, compositore e artista figurativo libanese Zad Moultaka ha composto l’opera Hémon appositamente per le sue caratteristiche vocali. La nuova creazione - tratta dall’Antigone di Sofocle - ha debuttato all’Opéra du Rhin di Strasburgo a marzo 2021 con Raffaele Pe impegnato prima nel registro baritonale e poi in quello sopranile.
Definito dal Times “una star del barocco”, artista di riferimento e instancabile promotore della cultura barocca, il controtenore Raffaele Pe presenta un repertorio che spazia dal Recitar cantando a opere contemporanee scritte appositamente per la sua voce. All'intensa attività operistica affianca quella concertistica in alcune delle sale più prestigiose del mondo, tra cui l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, la Berliner Philharmonie, il Vienna Musikverein, la Philharmonie de Paris, il Palau de la Musica de Barcelona, il Salzburg Festival e la Wigmore Hall di Londra. Raffaele canta regolarmente in teatri come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro del Maggio di Firenze, il Teatro La Fenice di Venezia, il Theater an der Wien e la Berliner Komische Oper, dove collabora con direttori e registi teatrali come Jordi Savall, John Eliot Gardiner, William Christie, Giovanni Antonini, Claus Guth, Vincent Boussard, Pierluigi Pizzi e Damiano Michieletto. Nel 2015 ha creato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori per esprimere il suo personale approccio a questo linguaggio, lavorando liberamente attraverso le arti e creando spettacoli che guardano al passato con una sensibilità moderna. Dopo i brillanti debutti alla Berliner Philharmonie, al Theater an der Wien, alla Wigmore Hall e all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, La Lira di Orfeo si sta affermando a livello internazionale come una giovane e autorevole voce italiana nell'interpretazione della musica vocale del XVII e XVIII secolo. Tra le ultime produzioni operistiche si segnalano Aci, Galatea e Polifemo di Handel, nella prima ricostruzione della versione scritta per Senesino (Glossa 2021), Griselda di Alessandro Scarlatti, in occasione del 300° anniversario della prima rappresentazione al Teatro delle Dame di Roma (Dynamic 2022), la serenata Angelica di Nicola Porpora, creata per il 47° Festival della Valle d'Itria di Martina Franca (Dynamic 2023), e l’acclamata prima in tempi moderni dell’Orfeo di Farinelli, scritto nel 1736 da Nicola Porpora durante i suoi giorni londinesi, e presentato per la prima volta in forma di concerto al Theater an der Wien. Le loro ultime registrazioni includono anche alcuni dei più apprezzati recital solistici di Raffaele come Virtuosissimo (Classic Voice 2022), Giulio Cesare. A Baroque Hero (Glossa 2020) premiato con il Premio Abbiati e inserito tra le migliori registrazioni dell'anno dal «The Times» e «Die Welt», Alessandro Scarlatti, Concerti Sacri (Amadeus 2019), e The Medici Castrato (Glossa 2018).
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
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Gustav Mahler
Jazz Club
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